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mercoledì 17 gennaio 2024

Una lingua magnifica

La matematica e la fisica sono piene di bellezza e di poesia, e hanno anche un legame profondo con quegli aspetti del mondo che per loro natura sembrano sfidare o espandere i limiti della ragione. Pensa ai teoremi di incompletezza di Gödel. Pensa alle regioni rarefatte dello spazio-tempo create da un buco nero. L’unica ragione per cui la maggior parte della gente (me compreso, ammetto) non percepisce subito la meraviglia e la poesia della fisica e della matematica è che la loro bellezza si esprime in una lingua magnifica, a cui però non abbiamo accesso. Siamo analfabeti, nel vero senso della parola: non riusciamo ad accedere al suo significato. Io so che c’è, perché credo alle persone che riescono a vederlo e le ho ascoltate, e cerco semplicemente di seguirne le orme, di mettere qualcosa di tutto ciò in parole, ben sapendo che si tratta di un compito quasi impossibile.

Benjamin Labatut, intervista.


giovedì 7 gennaio 2021

La poesia come fiducia

"La fiducia è un linguaggio poetico". 

Affermazione attribuita al grande fisico tedesco Werner Heisenberg (La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall, Gabriella Greison, Salani).

Si parla del rapporto tra scienza e religione, fisica e religione, che secondo il padre del principio di indeterminazione (premio nobel nel 1932) non sono in contrapposizione. "Lo scienziato che, come Galileo e Keplero, scopre strutture matematiche nei fenomeni rende visibili attraverso le sue scoperte ordinamenti parziali che fanno parte dell'ordinamento divino del mondo".

Heisenberg, scrive Gabriella Greison, aveva a cuore un ordinamento divino del mondo, non solo fisico ma anche etico. Secondo lui, la religione è la base etica e la base della fiducia nel mondo. Diceva che come da bambini apprendiamo un linguaggio e la comunicazione, guardiamo il mondo e lo interpretiamo, fidandoci degli uomini, allo stessa maniera dobbiamo fare da grandi. La fiducia è un linguaggio poetico, diceva.

In effetti Heisenberg dice una cosa profondamente vera della poesia e del suo carattere necessariamente religioso, nel senso che essa è innanzitutto espressione, indipendentemente dal suo contenuto, della possibilità di un legame (religio, rilegare) di senso tra gli uomini e tra gli uomini e il mondo. La poesia è espressione di una relazione di senso, persino quando questo senso è espressamente negato (Leopardi). La poesia è il linguaggio per eccellenza che con grande umiltà esprime la fiducia in una relazione e in un significato trasmissibile e condivisibile, a prescindere - lo ripeto - dal contenuto di questo significato. Per questo motivo, ne consegue, chiunque in qualsiasi campo - artistico o scientifico - esprima con umiltà la fiducia nella possibilità della conoscenza o anche solo dell'interrogazione della realtà, si esprime necessariamennte in modo poetico. La fisica è poesia. La matematica è poesia.