La meccanica quantistica è il più grande cambiamento di prospettiva avvenuto nel pensiero umano da quando i Greci antichi iniziarono ad abbandonare il mito a favore della ricerca di principi razionali dell'universo.
Praticamente tutte le idee della scienza classica, tutte le leggi fisiche enunciate e raffinate nei tre secoli precedenti, per sofisticate e apparentemente provate che fossero, si rivelarono del tutto sbagliate all'interno di questo strano e nuovo mondo (quello dell'atomo). L'universo funzionava secondo leggi del tutto diverse da quelle ricavate nel corso dei tre secoli precedenti.
Gli atomi sembravano comportarsi in modo sconcertante agli occhi dei più grandi fisici dell'epoca. "Particelle" che sono in ogni momento ovunque e in nessun luogo. Particelle che diventano onde e onde che diventano particelle.
Il complesso edificio della fisica, con le sue previsioni esatte relative al comportamento degli oggetti, cioè a folle di atomi, crollò all'improvviso. La teoria che sembrava saltare fuori, quella quantistica, andava completamente contro il senso comune.
Le equazioni che fino ad allora calcolavano con precisione la dinamica degli eventi divennero strumenti per ottenere ventagli di possibilità, ognuna delle quali poteva accadere con una data probabilità.
Le leggi di Newton, con le loro certezze (per cui si parla di "determinismo classico") furono rimpiazzate dalle equazioni di Schrödinger e dalle sconcertanti costruzioni matematiche di Heisenberg, che parlavano il linguaggio dell'indeterminazione e della sfumatura. Le leggi quantistiche non offrono meccanismi deterministici, ma probabilità.
L'incertezza diventa una caratteristica intrinseca del sistema, incorporata nelle leggi di natura. La realtà, secondo la fisica quantistica, non fornisce mai certezze nel senso classico-galileiano del termine, quando si esaminano fenomeni a scala atomica. La realtà ha necessariamente natura probabilistica.
Se non siete scioccati, non avete capito niente.
(Da Fisica quantistica per poeti, di Leon M. Lederman e Christopher T. Hill, Bollati Boringhieri, 2013)