Terza poesia di lode tratta da L'Osservatore Romano, La più grande poesia è un inventario, che offre una piccolissima antologia del verso che rende grazie.
E' un testo del poeta irlandese Patrick Kavanagh (1904-1967). Si intitola:
E'
La cosa importante non è
Immaginare che si debba
Avere qualcosa da dire,
Una ragion d’essere, una trama per la storia.
L’unica vera lezione
Consiste nel guardare
Cose che si muovono o appena prendono colore
Senza commenti da parte del filologo.
Stare a guardare è abbastanza
Quando è questione di amore.
Come nulla fosse mettiti a osservare
Il daino che corre nel parco;
Accenna all’acqua, ancora una volta
Sempre verginale, Sempre originale,
Che il peccato originale sciacqua via.
Per il futuro metti un nome
Ad ogni quotidianità della natura
E senza essere analitico
Crea una grande epica.
Ragazze con le camicette rosse,
Gradini che portano a casa,
Raggi di sole attorno ai tetti,
Le giovani frottole e le chiacchiere,
La vita di una strada.
Che ricchezza! Che gioia!
Con un tema inesauribile
Morirò con le armi in pugno,
Morirò con le armi in pugno e questo progetto.
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