"Esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell’altro" (Benedetto XVI)
giovedì 6 maggio 2010
Il nome perduto
Io sono io
io sono la mente viva
che nessuna lingua morta
è capace di descrivere
il nome perduto
il verbo che sopravvive solo all'infinito
le lettere del mio nome
sono iscritte sotto le palpebre del bambino appena nato.
Sono versi della poetessa Adrienne Rich, che ho tratto da questo testo, dedicato al significato autentico dell'essere giovani: giovane è solo l'uomo nascente.
Io posso nascere ogni giorno ("Ad ogni aurora, il primo uomo") perchè sono vivo (la mente viva) malgrado i pensieri e le parole di morte (la lingua morta) sotto le quali mi lascio seppellire.
Io sono io perchè il mio nome è perduto - "effineffabile", direbbe Eliot - e il mio verbo (il mio essere) sopravvive all'infinito.
Io sono vivo e nasco ogni giorno perchè il segreto ultimo della mia vita (le lettere del mio nome) è iscritto - custodito come un germoglio - sotto le palpebre del bambino appena nato.
(Foto da Flickr/creative commons/Photos8.com)
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