Un "telescopio puntato sulla vita", uno "strumento prodigioso di lettura dell’esperienza individuale e collettiva", un "codice di sopravvivenza del nostro stare al mondo".
La storica rivista Civiltà Cattolica torna a parlare della letteratura e delle sue ragioni in un recente preziosissimo articolo (Perchè la letteratura?) firmato dal card. José Tolentino de Mendonça, teologo e poeta, archivista e bibliotecario della Santa Sede. Un articolo da conservare per la sua forza e la sua chiarezza anche sul rapporto tra fede e letteratura. Alcune perle:
"Non comprende veramente una determinata tradizione culturale chi ignora la sua letteratura. Non comprende l’essere umano, nella sua universalità, chi ignora le testimonianze poetiche che esso è andato inanellando nel corso dei millenni". Abbiamo dunque bisogno della letteratura "non come di un ornamento gradevole ma tutto sommato superfluo del nostro habitat spirituale, bensì come di una sua struttura portante, un codice di sopravvivenza del nostro stare al mondo".
"Uno dei drammi del cristianesimo e delle religioni del nostro tempo, è la crescente dislocazione della sua autocomprensione al di fuori dall’orizzonte della letteratura: sempre meno la pratica religiosa contemporanea ricorre alla letteratura per articolare le proprie rappresentazioni di fede, e sempre meno la letteratura ricorre al loro discorso come risorsa di senso".
"È perciò una responsabilità urgente e gravissima della Chiesa, di tutti i credenti, riattivare processi culturali che sbocchino nella creazione di codici e chiavi di lettura del presente (...) rispondenti alle sofisticate richieste avanzate dalla storia contemporanea", rimettere in moto "l’indispensabile dinamica creativa fra fede e cultura", superando gli approcci egemonici del passato.
L'obiettivo e la responsabilità è di far nascere qualcosa di cui non solo la Chiesa, ma tutta la società ha disperatamente bisogno: "non una letteratura cristiana, che appartiene a un modello di civiltà del passato, ma una letteratura che faccia della fede cristiana (...) una risorsa di senso per l’umanità del nostro tempo".
L'articolo merita di essere letto, meditato e condiviso integralmente.
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