"Vedi, io sono un'anima che passa per questo mondo. Ho visto tante cose belle e buone e sono stata attratta solo da quelle. Un giorno (indefinito giorno) ho visto una luce. Mi parve più bella delle altre cose belle e la seguii. Mi accorsi che era la Verità".
Pochi giorni fa è morta Chiara Lubich, fondatrice del movimento religioso dei Focolari. La rivista del movimento, Città Nuova, le dedica ovviamente un numero monografico che inizio a leggere con il desiderio, e la certezza, di trovarvi qualcosa di grande e di bello. E infatti mi basta girare la pagina di copertina per trovare queste poche, semplici, splendide righe da una lettera di degli anni '40. "Semplicemente Chiara", come titola l'editoriale della redazione che apre il giornale: "il suo nome definiva al meglio la sua personalità, la sua vocazione, la sua missione".
3 commenti:
sulla mitica bancarella di Barletta (dove già acquistai diversi titoli di Carlo Carretto), Luisa ha trovato 6 libri di Chiara Lubich, ciascuno a 1 euro.
Su uno, già prevedo recensione bomba il titolo è sull'importnaza di "perdere".
ma come, quando ti citai il libro di poesie "La bellissima perdita" mi guardasti malissimo...
non ricordo
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