“Non ho niente in tasca“ disse Lennie con aria furbetta.
"Lo so che lì non hai niente, ce l'hai in mano. Cos'hai in mano, me lo stai nascondendo?“
"Non ho niente, George, giuro".
"Su, dai qua"
Lennie allontanò da George la mano chiusa. "È solo un topo, George".
"Un topo? Un topo vivo?"
"Uh uh, solo un topo morto, George. Non l'ho ucciso, te lo giuro! L'ho trovato, l'ho trovato già morto"
"Dammelo!" Disse George.
"Oh, lasciamelo tenere, Geroge".
"Dammelo!"
La mano chiusa di Lennie obbedì lentamente. George prese il topo e lo gettò oltre la pozza sulla riva opposta, fra i cespugli".
"E poi, cosa te ne fai di un topo morto?"
"Lo carezzavo col pollice mentre camminavamo", disse Lennie.
Uomini e topi, di John Steinbeck (1937).
L'amicizia, la tenerezza, l'umorismo e la denuncia sociale, in "un libro semplicemente perfetto" (Nick Hornby).
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