lunedì 7 gennaio 2008

Ore a guardare qualcosa

"Ho imparato molto dai fotografi, prima di tutto la modestia. Lo stare ore a guardare qualcosa... Allo stesso modo, per scrivere bisogna prendere e sprecare tempo, ozio".

L'intervista è un po' vecchia ma la frase era troppo bella perchè non l'annotassi sul blog. Chi parla è lo scrittore Gianni Celati, intervistato da Avvenire lo scorso 23 novembre. Ritorna, come nel post precedente, il tema dello sguardo e in più del tempo, speso o sprecato davanti alla realtà, per poterla raccontare.

"Bisogna avere il coraggio di guardare le cose in maniera diversa, come fanno i grandi fotografi". E si apre il tema del mistero: "Gli uomini, nella loro stoltaggine generale, credono di sapere tutto della vita". Ma "la vita è mistero. E le cose più misteriose sono quelle che vediamo più chiaramente, ma che più neghiamo".

Causa di questa stoltaggine sono in buona parte - per Celati - i mass media, che "contribuiscono in maniera massiccia, giorno per giorno, a creare una barriera di stupidità". Loro la responsabilità, anche, di quello "sprofondamento nella chiacchiera" - che chiamiamo attualità - "da cui non ci risolleviamo più in alcun modo".

Ma Celati ne ha anche per gli esperti di letteratura alla Umberto Eco. "La disgrazia della letteratira - dice - è di essere stata presa in mano violentemente dai cosiddetti esperti, i quali hanno l'idea che essa esista in generale, come fenomeno, e non come fatto vario e sempre indecidibile"...


(Foto da Flickr, creative commons, Eric Perrone, Guardare l'oltre)

7 commenti:

Unknown ha detto...

a parte questa... vedo che la scelta fotografica ha fatto un balzo qualititivo enorme... copione!

Alessandro Iapino ha detto...

e invece anche questa è bella...se ti fermi "ore a guardare"...

Unknown ha detto...

... no, troppa poesia, non gliela fo' ...

Alessandro Iapino ha detto...

gliela puoi fare...respira e sorridi, espira e ti abbandoni...metti la cera, togli la cera :-)

Anonimo ha detto...

Ben ritrovati Alessandro!
Penso proprio che aggiungerò il tuo blog nell'elenco BLOG consigliati... Proponi sempre interventi sintetici e semplici...grazie!
Questo in particolare mi è piaciuto molto... sarà che il mondo oggi è malato di iperfrenesia! :-)

A presto e buon tutto, nello stupore per ciò che ci sta intorno!

Andrea Macco

Alessandro Iapino ha detto...

Grazie a te, Andrea, delle tue visite e dei tuoi complimenti.

DParlavecchio ha detto...

Leggo solo adesso questo post, dopo aver espresso il mio commento a quello del 24/1.

I giornalisti poveracci, costretti a dover "vendere" notizie sono costretti a volte ad inventarle ovvero a fare illazioni, pensieri, opere e quindi omissioni anche gravi.

Nell'epoca di Internet dove sarebbe posssibile capire lo scenario, vedere cosa c'è, interviastre al volo le persone,... e prendersi del tempo per pensare .... il massimo che riescono a fare è firmare un'intervista senza alcuna mediazione oppure cadere nell'ovvio oblio della pancia.

Ce la volete mettere questa faccia oppure no!!!

Apriamo un dibattito sul mettiamoci la faccia, la testa, il cuore... mettiamoci qualcosa per l'amor di Dio altrimenti che tacciano .. PER SEMPRE o più semplicemente smettiamo di leggerli e di citarli.

Il post è bello e interessante per aver scatenato questa riflessione al volo.

Con riverenza ti saluto e al prossimo ticchetocche meglio sarebbe ticchetouchè!!!

Domenco