Un bellissimo viaggio tra le parole partendo da un'insegna ad Arezzo, "Ferramenta e Mesticheria".
Mesticheria, derivato da mestica, è il negozio, la bottega per la vendita delle vernici, l'equivalente del colorificio.
La mestica è la mescolanza di colori diluiti con olio, impiegata nella preparazione del supporto per la pittura.
Mesticare vale dunque per mescolare, con particolare riferimento al dosaggi dei colori per dipingere (stendere la mestica). L'origine è nel latino volgare *mixticare, intensivo di MISCERE, cioè mescolare, mischiare, mescere (sec. XIV).
Accanto a mesticare esiste mesticciare, da una supposta forma latina *mixticius (trattare una cosa di sotterfugio e alla peggio) da cui viene anche meticcio, "mischiato", nato da genitori di due razze diverse.
Mesticanza o misticanza è invece il miscuglio di più cose, oggi con riferimento particolare alle erbe di campo da mangiare nell'insalata.
Il participio passato del latino MISCERE, MIXTUS, dà origine a mestare (nel torbido), mistura, lo stesso mestolo da cucina o mestola da muratore.
Dall'infinito, più facilmente vengono mescere, mescita e miscela.
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