domenica 8 novembre 2020

Ce n'è una in ogni cosa

Il 2020 corrisponde ad un triplice anniversario per Gianni Rodari, tra i sette scrittori italiani più tradotti nel mondo: 100 anni dalla nascita, 40 dalla morte, 50 dal premio Anderson, il maggior riconoscimento mondiale per chi produce letteratura per ragazzi.

Civiltà Cattolica gli dedica un lungo articolo da cui traggo una citazione e 3 filastrocche. 

La citazione è del poeta romantico Novalis, tratta dalla Grammatica della Fantasia, opera fondamentale di Rodari pubblicata del 1973: "Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare".

Le tre filastrocche sono molto note e rappresentative, ciascuna a suo modo, tratte da Filastrocche in cielo e in terra (1960).

Iniziamo da Il dittatore, perché Rodari giocava, ma giocando diceva cose serie.

Un punto piccoletto,
superbioso e iracondo:
"Dopo di me - gridava - 
verrà la fine del mondo!" 
Le parole protestarono:
"Ma che grilli ha pel capo? 
Si crede un Punto-e-basta
e non è che un Punto-a-capo" . 
Tuttto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso, 
e il mondo continuò
una riga più in basso.


La seconda è famosissima, e dice molto dello stile di Rodari e del suo desiderio di far "viaggiare" i bambini con l'intelligenza e la fantasia. 

Filastrocca impertinente, 
chi sta zitto non dice niente, 
chi sta fermo non cammina, 
chi va lontano non s'avvicina,
chi si siede non sta ritto, 
chi va storto non va dritto, 
e chi non parte, in verità, 
in nessun posto arriverà

Finale con La bella addormentata, che riassume forse l'opera di Rodari. 

Le favole dove stanno?
Ce n'è una in ogni cosa:
nel legno del tavolino, 
nel bicchiere, nella rosa. 
La favola sta lì dentro
da tanto tempo, e non parla:
è una bella addormentata
e bisogna svegliarla. 
Ma se un principe, o un poeta, 
a baciarla non verrà, 
un bimbo la sua favola
invano aspetterà. 

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