martedì 9 novembre 2010

Lo sarà anche la morte



"E’ stata una sorpresa la vita, lo sarà anche la morte".

L'ha detto ieri sera, a sorpresa, Roberto Benigni parlando accanto a Roberto Saviano - a proposito di mafia, camorra e minacce di morte - nel finale dell'annunciatissima e tormentatissima trasmissione Vieni via con me, di Fabio Fazio.

Non ho visto il programma, se non qualche passaggio qua e là, che ho trovato onestamente prevedibile e fin troppo retorico. Anche la parte più comica di Benigni - quella su Ruby e Berlusconi - mi ha stancato subito. Sento che ormai c'è ben poco da ridere, e anche la satira sembra recitare a memoria un troppo facile canovaccio.

Ma una frase come questa, che ho scoperto stamattina grazie al blog di Luigi Accattoli, è per me di quelle che valgono l'intero servizio pubblico, che vanno al di là di ogni polemica. E' indubbiamente il Benigni che preferisco.

Di cui riporto altre due frasi, nello stesso finale di puntata. La prima, a proposito di chi scrive libri, racconta storie: "Nulla è più scientifico della fantasia".

La seconda, altrettanto bella, sugli uomini: "Bisogna diffidare delle persone infelici"







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