martedì 30 giugno 2009

Utopie condominiali


«I nostri palazzi sono stati progettati da architetti partiti dal presupposto che l’essere umano è per natura buono e vuole il bene di tutti i suoi simili…»

Della serie: silenzio, il vicino ti ascolta. Dal romanzo Il Santo nell’ascensore, di cui abbiamo abbondanetemente parlato (qui l'ultima volta), e a cui dedicherò ancora qualche post.



(Foto da Flickr/henric shuttle: Corviale)



1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse vogliono dirci che la speranza,in loro non è ancora sopita.