mercoledì 8 ottobre 2008

Quasi un niente



Bellissimo l’intervento del Papa lunedì in apertura del sinodo. La Parola di Dio è «la vera realtà» - ha detto – mentre quelle che sembrano le cose solide, visibili e tangibili (successo, carriera, soldi) «sono niente».

I giornali hanno scritto molto su queste parole, in chiave etica, in riferimento alla crisi finanziaria di queste ore. Ma a me ha colpito di più l’aspetto mistico-poetico dell’intervento di Benedetto XVI (che poi per me è il suo carattere più forte e più incisivo).

«Umanamente parlando, la parola, la nostra parola umana è quasi un niente nella realtà, un alito. Appena pronunciata, scompare. Sembra essere niente. Ma già la parola umana ha una forza incredibile (…) Ancora di più la Parola di Dio è il fondamento di tutto, è la vera realtà». Bisogna «cambiare il nostro concetto di realismo» – aggiunge – «Realista è chi riconosce nella Parola di Dio, in questa realtà apparentemente così debole, il fondamento di tutto. Realista è chi costruisce la sua vita su questo fondamento che rimane in permanenza».

Mi colpisce l’idea della parola come “realtà”: più vera, concreta, solida e resistente delle cose “visibili e tangibili”. Di più: la parola è realtà che genera realtà: «All’inizio era la Parola – dice il Papa citando le scritture - all’inizio il cielo parlò. E così la realtà nasce dalla parola, è creatura Verbi».

Anche la nostra, di realtà, nasce dalla parola. Quello che noi siamo, la nostra vita, è il prodotto di quello che ascoltiamo. Delle parole in cui crediamo, su cui costruiamo la nostra casa, in cui decidiamo di abitare. Nel bene e nel male, noi siamo le parole che ci abitano.


(Foto da Flickr/
abusx, creative commons)




2 commenti:

merins ha detto...

ancora una volta questo Papa mostra con semplicità il grande tesoro di Pietro, come non volergli bene ? cioè, come non seguirlo ?

Alessandro Iapino ha detto...

carissima merins, è un piacere risentirti. Mi piace sottolineare le parole di questo Papa che più mi colpiscono. Quando va al cuore delle questioni, e punta dritto all'essenzialità. Debbo però confessarti che non tutto accende il mio entusiasmo, alcune cose non le capisco, altre mi lasciano perplesso. Spero tu non me ne voglia :-)