sabato 8 marzo 2008

Il padre corniciaio

Per la rivista delle Acli, dove lavoro, ho scritto un pezzo dedicato alla "vita da padri". Per farlo ho intervistato cinque papà volutamente e assolutamente normali, comuni, con figli grandi o piccoli, cui ho chiesto di raccontare il tempo che passano con loro. Da ognuno ho ascoltato cose grandi, o forse grande è semplicemente l'uomo nella sua...umanità. Qualcuno mi ha anche commosso. Come Angelo, un amico, papà di 4 figli: Matteo e Lorenzo, di 19 e 18 anni, Maria Chiara di 15 e Alessandro di 11.

«Quand’erano piccoli - mi ha detto - mi sentivo come un vasaio che forma e plasma. Ora che sono grandi il mio compito è più quello del corniciaio. Loro sono dei quadri già fatti e al massimo ti chiedono consigli sulla cornice. Oppure sei come il cavalletto che li sostiene».

Poi il ricordo di un momento bello passato insieme: «Un giorno eravamo in vacanza al mare e Matteo, il grande, era in un periodo un po’ difficile. Non usciva di casa, se ne stava chiuso in se stesso. Allora me lo sono portato con me a fare un escursione sugli scogli. Tutta la giornata da soli io e lui. In un posto molto bello, ad Anzio, famoso perché puoi trovare l’argilla. Ne abbiamo raccolta un po’ e ce la siamo spalmata addosso. L’abbiamo fatta seccare e poi ci siamo fatti il bagno. Vedi, gli ho detto, a volte anche noi come l’argilla facciamo la crosta fuori, ma basta un po’ d’acqua e si scioglie tutto». «Oppure quella volta che gli scrissi, sul catalogo di una mostra: “tu sei la mia migliore opportunità”. Perché i figli sono l’opportunità che abbiamo di diventare migliori. Dopo qualche tempo, avevamo avuto un periodo difficile tra di noi, lui aveva perso un anno a scuola. Poi io sono stato male, ci siamo riavvicinati. Lui ha ritirato fuori quel catalogo e mi ha letto quella frase, che io ormai non ricordavo più. E’ stata una cosa emozionante. E allora passare il tempo con i figli è come seminare. Bisogna avere pazienza e aspettare che arrivi…il tempo giusto».

2 commenti:

Unknown ha detto...

se è vero quel che riporta Angelo, abbiamo sbagliato studi, Iapino... semo troppo intellettuali per fare i padri!

Remigio ha detto...

Passare il tempo con i figli è bellissimo, vorresti fermare il tempo averli sempre con te ma sai che non puoi. Rubi ogni istante della giornata per stare con loro e quando la sera fai tardi in ufficio (come oggi che sono ancora a quest'ora inchiodato alla mia scrivania) hai il rimorso di avergli tolto qualcosa.
Sono d'accordo con quello che dice Angelo. Noi genitori dobbiamo seminare...e sapere aspettare. Con il buon esempio i frutti arriveranno! Con i figli non servono tante parole...ma tanti fatti!