È la sottomissione. L'idea sconvolgente e semplice [...] che il culmine della felicità umana consista nella sottomissione più assoluta.
Michel Houllebecq, Sottomissione (Bompiani).
La totalità degli animali e la schiacciante maggioranza degli uomini vivono senza mai provare il minimo bisogno di giustificazione. Vivono perché vivono, tutto qua, è così che ragionano; poi immagino che muoiano perché muoiono, e che questo, ai loro occhi, concluda l'analisi [...]
L'umanità non mi interessava, anzi, mi disgustava, gli uomini non li reputavo neanche lontanamente i miei fratelli [...]
Non provavo nessuna soddisfazione nel ritrovarmi in mezzo ai miei simili [...]
Già solo la parola umanesimo mi metteva una leggera voglia di vomitare [...]
L'idea della divinità di Cristo era l'errore fondamentale che portava ineluttabilmente all'umanesimo e ai diritti dell'uomo.
Gesù (insipido rampollo) aveva troppo amato gli uomini, ecco il problema; lasciarsi crocifiggere per loro testimoniava quantomeno una mancanza di buon gusto.
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