mercoledì 28 febbraio 2024

Se conoscesse l'ora

Axel Munthe, pensieri sulla morte da La storia di San Michele.

Non nasce in me pensier che non vi sia dentro scolpita la morte (Michelangelo).

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Poeti e filosofi, che in sonori versi e in prosa, spesso impallidiscono soltanto a sentire il nome di questa loro ottima amica. Leopardi, il più grande poeta dell'Italia moderna, che invocava la morte in squisite rime da quando era ragazzo, quando il colera scoppiò a Napoli. 

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È inutile darsi tanta fretta, siamo tutti sicuri di raggiungere la meta.

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L'uomo non potrebbe sopportare la vita se conoscesse l'ora della morte.

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Nessuna vacanza per la sofferenza, nelle corsie degli ospedali, nessuna vacanza per la morte [...]

Sembrava che la morte avesse preso dimora stabile nel vecchio, tetro ospedale, che per secoli aveva protetto tanta sofferenza e tanto dolore. A volte veniva correndo per la corsia, colpendo a destra e a sinistra, giovani e vecchi, con cieco furore come una pazza, strozzando una vittima con una lenta stretta della sua mano, e strappando ad un'altra la fascia dalla ferita aperta finché l'ultima goccia di sangue fosse sgorgata. A volte veniva in punta di piedi, quieta e silenziosa, per chiudere con un gentile tocco delle sue dita gli occhi d'un altro sofferente che restava quasi con un sorriso, dopo la sua partenza. Spesso, io che ero lì per impedire il suo avvicinarsi, non sospettavo nemmeno che dovesse venire. Soltanto i bimbi al petto delle loro madri sentivano la sua presenza e si agitavano nel sonno con un grido d'angoscia, mentre lei passava. E più spesso che no, qualcuna delle vecchie monache, che avevano trascorso la vita nelle corsie, la vedeva venire in tempo per posare un crocifisso sul letto.

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Perché dovrei pensare alla morte? Dio, nella sua misericordia, ha reso la morte invisibile all'occhio dell'uomo. Sappiamo che è là, alle nostre spalle, come la nostra ombra, che mai ci perde di vista e pertanto mai la vediamo e raramente vi pensiamo. Più ci avviciniamo alla tomba, più la morte si allontana dal nostro pensiero. Davvero ci voleva un Dio per compiere tale miracolo!

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Sappiamo che dobbiamo morire. Non sappiamo altro di ciò che ci attende. Tutto il resto è pura supposizione, il più delle volte è errata.

lunedì 26 febbraio 2024

Una curiosa illusione ottica

Sono tornato con un occhio di meno di quand'ero partito [...] Mi pare di guardare il mondo col solo occhio superstite da un punto di vista diverso. Non posso più vedere ciò che è brutto e sordido, posso vedere soltanto il bello, il dolce, il puro. Persino gli uomini e le donne che mi sono d'intorno mi sembrano diversi da quello che erano. Per mezzo di una curiosa illusione ottica, non posso più vederli come sono, ma come dovrebbero essere, come essi stessi avrebbero desiderato di essere, se ne avessero avuto l'opportunità. Col mio occhio cieco vedo ancora pavoneggiarsi intorno a me una quantità di imbecilli, ma non mi urtano i nervi come una volta, non mi danno noia le loro chiacchiere, lasciamoli dire. Finora non sono andato più in là; per arrivare ad amare i miei simili, credo che prima dovrò essere privato dell'altro occhio.

Axel Munthe, La storia di San Michele

Luce ovunque

Voglio che la mia casa sia aperta al sole, al vento e alla voce del mare, come un tempio greco, e luce, luce, luce dovunque.

Che scoperta la storia di Axel Munthe e della sua villa di San Michele ad Anacapri.

È proprio vero:

Il più grande compilatore di storie sensazionali è la vita.