sabato 2 novembre 2019

Trasmutatori di materia

Ci sono, nell'aria che respiriamo, i cosiddetti gas inerti. Portano curiosi nomi greci di derivazione ditta, che significano "il Nuovo", "il Nascosto", "l'Inoperoso", "lo Straniero". Sono, appunto, talmente inerti, talmente paghi della loro condizione, che non interferiscono in alcuna reazione chimica, non si combinano con alcun altro elemento, e proprio per questo motivo sono passati inosservati per secoli [...] Si chiamano anche gas nobili, e qui ci sarebbe da discutere se veramente tutti i nobili siano inerti e tutti gli inerti siano nobili; si chiamano infine anche gas rari, benché uno di loro, l'argon, l'Inoperoso, sia presente nell'aria nella rispettabile proporzione dell'1 per cento: cioè venti o trenta volte più abbondante dell'anidride carbonica, senza la quale non ci sarebbe traccia di vita su questo pianeta. Il poco che so dei miei antenati li avvicina a questi gas...

Il bellissimo incipit di quel sorprendente libro che è Il Sistema Periodico di Primo Levi (1975): ventuno elementi chimici che danno il titolo a ventuno racconti autobiografici, sempre sul filo tra storia personale (e professionale) e storia collettiva (e che storia).

Nel gennaio del 1941 le sorti dell'Europa e del mondo sembravano segnate [...] Il fascismo intorno a noi non aveva antagonisti. Bisognava ricominciare dal niente, "inventare" un nostro antifascismo, crearlo dal germe, dalle radici, dalle nostre radici.

Ogni elemento definisce il carattere di un personaggio o di un'amicizia, la circostanza di una storia, il paradosso dell'avventura umana. La tavola periodica come metafora dell'esistenza, la materia come mistero da svelare: la Materia con la sua passività sorniona, vecchia come il Tutto e portentosamente ricca d'inganni, solenne e sottile come la Sfinge

Il Sistema Periodico di Mendeleev, che proprio in quelle settimane imparavamo laboriosamente a dipanare, era una poesia, più alta e più solenne di tutte le poesie digerite in liceo.

Se avessi letto questo libro al liceo, forse avrei preso in considerazione la possibilità di iscrivermi a Chimica all'Università, anziché a Lettere. E penso oggi con sguardo nuovo ai miei amici chimici, che hanno il loro libro, di cui essere fieri: 

Gli dissi che non mi pareva giusto che il mondo sapesse tutto di come vive il medico, la prostituta, il marinaio, l'assassino, la contessa, l'antico romano, il congiurato e il polinesiano, e nulla di come viviamo noi trasmutatori di materia.

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