"Esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell’altro" (Benedetto XVI)
mercoledì 16 marzo 2011
Nella medesima maniera
"Sono un'eremita come potrei essere una suora, o una moglie, o un padre; vivo in una cascina di campagna, come potrei vivere in un monastero o in un appartamento di città; faccio la scrittrice come potrei fare la sarta. Niente importa perché tutto è importante nella medesima maniera".
Adriana Zarri, eremita, teologa e scrittrice, è scomparsa nel novembre scorso a 91 anni. La sua vita è stata segnata da scelte radicali anche nei confronti di quella Chiesa che molto amava, ma di cui contestava spesso scelte e comportamenti.
A lei debbo la mia "introduzione" al cristianesimo, da quando a 19 anni leggevo la sua rubrica fissa sullo storico settimanale Avvenimenti. Mi offriva il modello di una fede possibile: libera, onesta, critica, appassionata e intellettualmente fondata.
Oggi ritrovo con commozione queste sue parole in un libro postumo, recensito da Famiglia Cristiana, che ha un titolo bellissimo: "Un eremo non è un guscio di lumaca" (Adriana Zarri, Einaudi).
(la foto da Adriana Zarri è presa da ilpost.it)
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2 commenti:
Non la conoscevo, mi induci ad approfondire.
Ciao Ale!
Ciao Stefania, e complimenti per l'ingresso nella redazione di VinoNuovo!
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