"Esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell’altro" (Benedetto XVI)
martedì 26 gennaio 2010
Ciò che sta iniziando
La nostra civiltà è «intelligente nelle cose secondarie, e stupida in ciò che è essenziale».
E' una citazione dalla lectio magistralis della poetessa russa Ol'ga Sedakova, tenuta all'Università Cattolica di Milano e pubblicata sul sito della rivista Tracce (la rivista internazionale di Comunione e Liberazione).
La lezione è un'apologia della ragione, cioè la difesa della ragione per prima cosa dalla sua riduzione a «razionalità tecnica», quindi dal suo rovescio, il «trionfo dell'irrazionale». La poetessa rifiuta la contrapposizione tra ragione e cuore, ragione e sentimento, in favore di una ragione che «conosce la realtà nella sua interezza prima di distinguerne i fattori», che «conosce le cose entrando in contatto con esse, e non estraniandosene», che «si stupisce incessantemente delle cose grandi e si prende cura delle piccole». Perchè il centro di questa ragione è la sapienza, cioè «lo spirito amante degli uomini».
Il finale si interroga sulla «fine della storia» paventata da molti di fronte al «vicolo cieco» nel quale sembriamo esserci cacciati. Ma l'autrice risponde - per me - da vera poetessa:
«Le persone intelligenti e adulte sanno che il mondo è già finito tante volte. E' tempo di pensare a ciò che sta iniziando».
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