"Esiste uno stile cristiano di presenza anche nel mondo digitale: esso si concretizza in una forma di comunicazione onesta ed aperta, responsabile e rispettosa dell’altro" (Benedetto XVI)
lunedì 23 marzo 2009
Il pensiero che ascolta
La situazione è «ormai così grave, che la speranza ci è di nuovo permessa».
Adoro i paradossi, che spingono la ricerca della verità fin dove la logica da sola non può arrivare. La frase in questione è attribuita a Maurice Bellet, noto filosofo e psicanalista francese che segnalo anche per un libro bellissimo che ho letto un po’ di tempo fa ed ancora stazione sul mio comodino accanto al letto. Si intitola “Il pensiero che ascolta. Come uscire dalla crisi”, edito dalle Paoline per la collana Crocevia. Un testo che si muove tra filosofia, teologia e psicanalisi alla ricerca di un pensiero che sappia farsi "puro ascolto".
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1 commento:
Ho avuto il piacere di leggerlo.
Una chiave di lettura del tempo presente dove la persona è al centro del cambiamento suo e di quello sociale.
Il desiderio di ri-trovare un luogo di "forza maggiore" dove le persone possano di nuovo incontrarsi e dove la "speranza" è il motore di un nuovo dinamismo interiore e universale.
E' chiaro su un punto.
Non è facile, è complicato e proprio per questo entusiasmante... diventare persone che "cambiano il mondo", diventare "persone nuove".
Mi associao all'invito di Alessandro per augurarvi una buona lettura ;-)
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