giovedì 17 aprile 2008

La lunga notte è finita

Questa sera, dopo mesi che la portavamo avanti fedelmente (e dopo una settimana di digiuno per punizione...) con i miei bambini abbiamo finito la lettura dell'ultima pagina - la n.1153 - dell'ultimo racconto delle Cronache di Narnia, il capolavoro - è proprio il caso di dirlo - di Clive Staples Lewis.

Un'avventura bellissima: quella del libro in sé, della sua storia, e quella della sua lettura, notte dopo notte. Leggendo, oltre le pagine, lo stupore negli occhi dei bambini - soprattutto Giosué, il più grande - vedendo 'lavorare' la loro immaginazione, ascoltando le loro reazioni e le riscostruzioni, tentando di rispondere alle loro domande.

Le Cronache di Narnia - nel susseguirsi dei racconti - sono una grande storia della Salvezza. Antico e Nuovo testamento riscritti per i bambini (e per i grandi) senza mai nominare Dio né Gesù Cristo, ma rappresentando concretamente tutti i misteri della fede cristiana: creazione, caduta, redenzione, morte e resurrezione.

Come succede per la vera poesia, il linguaggio a volte è capace di ridire in modo nuovo le eterne verità che albergano nel nostro cuore. Qualche assaggio dagli ultimi due capitoli dell'ultima storia, "Il cuore delle cose" e "L'addio alla terra delle ombre": "Tutti trovano solo quello che cercano veramente"; "Dovete guardare al cuore delle cose"; "Più entri nel cuore delle cose e più grandi diventano (più grandi sono gli universi che scopri). L'interno è sempre più grande dell'esterno"; "Nessun cosa buona verrà mai distrutta".

Infine, l'ultima pagina. I protagonisti - 4 bambini - scoprono di essere morti. Queste le parole di Aslan, il grande Leone signore di Narnia: "C'è stato un grave incidente ferroviario - disse Aslan con voce pacata - Voi e i vostri genitori, come dite nella Terra delle ombre, siete morti. La lunga notte è finita: inizia il nuovo giorno. Il sogno è terminato e questo è il momento del Grande Risveglio..."

5 commenti:

DParlavecchio ha detto...

Prima cosa
Quanto tempo hai impiegato per la lettura?

Seconda cosa: la + grave :-|
MA TI PARE SERIO DIRE COME FINISCE UN RACCONTO DI 1200 PAGINE?????????

La devi smettere di scrivere i post la sera tardi :-))

Comunque .. Grazie! Mi hai fatto venire voglia di fare la stessa cosa ... gli faccio vedere il DVD !!!!!

Alessandro Iapino ha detto...

Hai ragione, ho detto pure COME muoiono! Ma magari nella nuova edizione l'autore cambia il finale...NO, accidenti, è morto anche l'autore!


ps. la lettura è andata avanti per mesi, ma il tempo non è un problema...quando sei a Narnia :-)
Comunque, tutto è agevolato dalla struttura dei racconti per brevi capitoli. Sicché puoi leggerne abbastanza facilmente uno a serata, in 10-15 minuti. Ti assicuro che è un'esperienza fantastica. Di cui sono grato, tra l'altro, perchè l'idea lo presa da lei, all'amica Raffaella.
Buona lettura


ps2: e mò che gli leggo ai pupi?

Unknown ha detto...

cacchio... non avevo capito che erano morti... che pippone!

DParlavecchio ha detto...

Potresti leggergli le favole di Esopo oppure le parabole di Gesù (quì devi tradurre un pò e drammatizzare le situazioni ... e prepararti a discorsi dulla morte :-(( )

Cosa ha imparato Irene?
Da Esopo la sintesi (proverbi) e un sacco di parole

Da Gesù un sacco di domande .. parole e tanta tenerezza.

Cosa ho imparato io .. ancora una volta di semplice non c'è niente soprattutto se lo devi spiegare o far fare esperienza. Per diverse notti la morte di Gesù e dei ladroni è stato l'argomento da dibattere.
LA parabola che preferisce è quella delle vergini sciocche e sagge.

Penso che le parole sia stata la scopeerta più bella per lei e per me.

prova e fammi sapere

Ciao
Domenico

Alessandro Iapino ha detto...

Troppo tardi Domenico, ho iniziato ieri una nuova lettura più..profana: Geronimo Stilton (si scrive così?) preceduto dal sempre ottimo "Topo Tip dice le bugie" (su richiesta insistente di Elisa).

Geronimo è l'editore di un giornale. Arriva nella sua stanza la sua segretaria, Pinky, che inizia a strillare: "Capooo, capoooo!". E lui: "Non chiamarmi capo, te l'ho detto tante volte". Lei, più forte ancora: "Caaapoooo, caaaaapooooooo!". Risate a crepapelle di Giosuè...