Ieri pomeriggio, nella mia parrocchia, incontro sul tema immigrazione e accoglienza. "Babele o convivialità delle differenze?" suggeriva provocatoriamente il titolo. Uno dei 2 relatori, Padre Bruno Mioli, ottantenne scalabriniano, direttore uscente della Fondazione Migrante della Cei, ha letteralmente "infiammato" la platea invitando a vivere l'incontro con l'altro, con gli immigrati, come anticipo del Regno di Dio, del Banchetto celeste.
Mia figlia Elisa, 4 anni, per quasi tutto l'intervento resta in sala con la madre, fino quando non le chiede di portarla in bagno. Al che le dice:
- "Lo senti mamma che il mio cuore batte fortissimo?"
- "Sì che lo sento"
- "Mi batte perchè ha sentito le cose che ha detto quel signore..."
- "Ma perchè tu hai capito cosa diceva?"
- "Ma io, anche se non ascoltavo, il mio cuore ha sentito le cose bellissime che sta dicendo questo signore. E vero che sono bellissime?"
Certo che è vero, Elisa
Mia figlia Elisa, 4 anni, per quasi tutto l'intervento resta in sala con la madre, fino quando non le chiede di portarla in bagno. Al che le dice:
- "Lo senti mamma che il mio cuore batte fortissimo?"
- "Sì che lo sento"
- "Mi batte perchè ha sentito le cose che ha detto quel signore..."
- "Ma perchè tu hai capito cosa diceva?"
- "Ma io, anche se non ascoltavo, il mio cuore ha sentito le cose bellissime che sta dicendo questo signore. E vero che sono bellissime?"
Certo che è vero, Elisa
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