martedì 4 dicembre 2007

Perché tu ci vuoi così bene?

Qualche tempo fa ho partecipato a Grottaferrata ad un incontro di formatori di Azione cattolica. Vi portai una mia testimonianza sui gruppi di Marco Guzzi, che frequento da più di 2 anni, e assistetti ad un bel confronto sulle esperienze di catechesi con i giovani e con le coppie prossime al matrimonio. Ho ripreso gli appunti di allora e mi ritrovo segnata questa frase - "Perché tu ci vuoi così bene?" - che è la splendida domanda che una catechista si è sentita rivolgere da una delle sue ragazze. Non riesco ad immaginare un modo migliore per iniziare ma anche per finire qualsiasi percorso di catechesi.

Altri appunti sparsi sulla preparazione delle coppie prossime al matrimonio, dalle testimonianze dei diversi formatori. "Il nostro corso non è obbligatorio". "Il legame di amicizia è quello che rimane". "Ad alcuni ho consigliato di rimandare la cresima a dopo il matrimonio(si può fare...)". "Ho accompagnato due coppie all'annullamento". "Qualche coppia ha rinunciato a sposarsi (detto come risultato positivo)". E poi: "Farli parlare, lasciarli raccontare di sé". "Accogliere la loro situazione reale, consentirgli di essere sinceri". "Scoprono per la prima volta di far parte della Chiesa". "Con i conviventi si lavora meglio, sono più consapevoli di quello che vogliono, hanno meno illusioni..."

3 commenti:

DParlavecchio ha detto...

Chiunque salva una vita salva il mondo intero! (dal film Shindler's List).

E' vero che solo Dio salva ma ha bisogno anche della nostra partecipazione. Ha bisogno che qualcuno si prenda la responsabilità" di voler bene in prima persona senza delegare sempre ad altri e che abbia la voglia di imparare.. ad essere migliore (non degli altri naturalmente).

E' un atto creativo, bello, quindi commuovente.

Quale linguaggio Iapo? Forse dovremmo far cortocircuitare la pancia con la testa. E poi compiere un atto creativo... condiviso, aperto e sincero.

Pensaci! Se non fosse per rompere gli schemi. Almeno si libera energia.

Trova alleati ed evita il recinto :-)

Ciao

Alessandro Iapino ha detto...

Quale recinto?

DParlavecchio ha detto...

Il recinto dei soliti noti, il proprio orticello.