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Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti. Ce lo meritiamo, eccome, però avremmo così tanto bisogno di una sua carezza".
La vita è strana, curiosa, misteriosa.
Mai casuale, però. Sono settimane che sto lavorando ad un appuntamento dedicato al
Volto di Gesù, che proprio in questi giorni si sta svolgendo coinvolgendomi intensamente.
Qual è il fascino oggi della figura di Gesù? Qual è il suo volto? Dove e come è possibile riconoscerlo o incontrarlo? Chi è per te (per me) Gesù di Nazareth? Sono queste le domande ricorrenti per me in questi giorni e in queste ore. Ho cercato e trovato tante frasi "su Gesù" pronunciate da autori, scrittori, registi, comici e giornalisti. Ho raccolto le
risposte di tanta gente "comune".
Tutto questo mentre fuori imperversa la tempesta del "
caso Eluana", di cui leggo poco e niente, perche vedo i ragionamenti di tutti frantumarsi come onde sugli scogli, e di cui non so parlare, che le parole non sarebbero all'altezza del cuore.
E allora ascolto il cuore degli altri, e imparo. Ascolto il cuore di mia moglie, che parla dalla cattedra del capezzale di suo padre, e vorrei inginocchiarmi.
Infine ascolto, per "caso", queste parole dell' "
ateo Jannacci" e decido di scrivere questo post, e forse molti altri, raccogliendo le parole che trovo su Gesù, che ne disegnino il volto in modo riconoscibile. Almeno per me.
Ecco allora Jannacci: "
In questi anni la figura del Cristo è diventata per me fondamentale: è il pensiero della sua fine in croce a rendermi impossibile anche solo l'idea di aiutare qualcuno a morire. Se il Nazareno tornasse ci prenderebbe a sberle tutti quanti. Ce lo meritiamo, eccome, però avremmo così tanto bisogno di una sua carezza".