domenica 22 novembre 2020

Il gran rifiuto

Il prossimo 4 gennaio 2021 saranno 80 anni esatti dalla morte di Henri Bergson, il noto filosofo francese di origini ebraiche che alla fine della sua vita si avvicinò al cattolicesimo.

All'età di circa 80 anni, saputo che i tedeschi gli avevano offerto la nomina di "Ariano onorario", rifiutò il titolo osceno e andò a registrarsi in Prefettura come ebreo, nella Francia occupata dai nazisti. Julien Green nel suo Diario racconta così la scena: "Si alza dal letto, si avvolge in una coperta, esce in pantofole, appoggiato al braccio di un domestico, e si reca così alla Prefettura, dove si fa segnare nel registro come ebreo". 

Nel suo testamento, del 1937, Bergson aveva scritto:

"Le mie riflessioni mi hanno portato sempre più vicino al cattolicesimo, nel quale vedo il completamento dell'ebraismo. Io mi sarei convertito, se non avessi visto prepararsi da diversi anni la formidabile ondata di antisemitismo, che va dilagando sul mondo. Ho voluto restare tra coloro che domani saranno dei perseguitati. Ma io spero che un prete cattolico vorrà venire a dire le preghiere alle mie esequie, se il cardinale arcivescovo di Parigi lo autorizzerà. Nel caso che questa autorizzazione non sia concessa, bisognerà chiamare un rabbino, ma senza nascondere a lui o ad altri la mia adesione morale al cattolicesimo, come pure il desiderio da me espresso di avere le preghiere di un prete cattolico". 

In occasione della sua morte, il suo desiderio fu assecondato.

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