Venite al tempio sacro delle vergini
dov'è più grato il bosco e sulle are
fuma l'incenso.
Qui fresca l'acqua mormora tra i rami
dei meli: il luogo è all'ombra di roseti,
dallo stormire delle fronde stende
profonda quiete.
Qui il prato ove meriggiano i cavalli
è tutto fiori della primavera,
e gli aneti vi odorano soavi.
E qui con impeto, dominatrice,
versa Afrodite nelle tazze d'oro
chiaro vino celeste
e insieme gioia.
(Saffo, Invito all'Eràno)
Dai Lirici Greci, tradotti da Salvatore Quasimodo (Mondadori, 1951)
Antoine-Jean Gros, Saffo a Leucade, 1801 |
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