Varlam Salamov, I racconti di Kolyma.
In nulla la morte - questo avevamo capito - era peggio della vita, e non temevamo né l'una né l'altra.
[...]
Ci lasciavamo trascinare dalla corrente, e stavamo per toccare il fondo, come si dice nel lager. Ci era facile vivere secondo la volontà altrui, non vi era nulla che poteva intimorirci. Non badavamo neanche a tenerci in vita, e dormendo non facevamo altro che sottostare a un regolamento, all'orario in vigore. L'ottundimento dei sentimenti come mezzo per raggiungere la tranquillità interiore.
[...]
"Il lavoro è una questione d’onore, gloria, coraggio, eroismo", queste indimenticabili parole campeggiavano su tutti i portoni dei lager dell'Unione Sovietica [...] In calce a quella scritta c'era il cognome dell'autore della citazione... Una citazione che suonava veramente grottesca, ribaltando il vero significato che la parola "lavoro" assumeva nei lager, dove lavoro significava tutto, fuorché onore, gloria ed eroismo.
Nessun commento:
Posta un commento