martedì 30 gennaio 2018

In quel tremendo campo


Alla fine dei secoli, quando
mi chiamerà un’altra voce 
e proverò per la seconda volta 
l’impeto di risurrezione 
prego che come questa volta, 
quando sei stato tu a chiamarmi, 
alzandomi stupita dalla fossa 
con le ossa che sentono la carne 
stendersi nuovamente su di loro, 
con la carne che sente 
in sé di nuovo penetrare l’anima – 
io possa, in quel tremendo campo 
dove avrà inizio l’eterno, 
fissare il primo sguardo su di te, 
ritrovarti al mio fianco. 


Margherita Guidacci da “Inno alla gioia”, Nardini, Firenze, 1983

Grazie a don Marco Statzu per l'involontaria segnalazione su Twitter di questa splendida poesia, che finirà nella mia ideale raccolta Poesie della Resurrezione.


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