Una dietro l'altra, le baracche formavano strade ampie e dritte. La ferocia disumana dell'enorme lager si esprimeva in quella regolarità perfetta. Le izbe russe sono milioni, ma non possono essercene - e non ce ne sono - due perfettamente identiche.
Ciò che è vivo non ha copie. Due persone, due arbusti di rosa canina, non possono essere uguali, è impensabile... E dove la violenza cerca di cancellare varietà e differenze,
la vita si spegne.
Vasilij Grossman,
Vita e destino
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