giovedì 28 aprile 2011

Non ne soffocano abbastanza


"Non esiste una tecnica da scoprire e applicare che renda possibile scrivere... Una cosa che accompagna lo scrittore è il continuo apprendistato della scrittura. Non appena lo scrittore 'impara a scrivere'... è finito".

Flannery O'Connor, dal saggio Natura e scopo della narrativa, citato da Elisabetta Rasy su Domenica del Sole 24 Ore. L'occasione è l'uscita degli scritti inediti della scrittrice americana curati da Antonio Spadaro e tradotti da Elena Buia e Andrew Rutt per Rizzoli (Il volto incompiuto. Saggi e lettere sul mestiere di scrivere).

Tra le caratteristiche più amabili di questa straordinaria scrittrice e straordinaria donna, cattolica ortodossa, morta a 38 anni dopo una lunga e terribile malattia, c'è sicuramente l'ironia, la sua 'bizzarria', che traspare dai suo racconti, dal suo epistolario e dai suoi interventi 'accademici'.

"Ovunque vada mi chiedono se, secondo me, le università soffocano gli scrittori. Il mio parere è che non ne soffocano abbastanza. Con un buon insegnante più di un best-seller si sarebbe potuto prevenire".



1 commento: