Il pegno
"Non permettete a voi stessi di pensare in maniera grossolana. Il pensiero è un dono di Dio ed esige che si abbia cura di sé. Essere precisi e chiari nei propri pensieri è il pegno della libertà spirituale e della gioia del pensiero". Pavel Florenskij
(Foto da wikipedia, "Filosofi", Florensky e Bulgakov, di Michail Nesterov, The Tretyakov Gallery, Moscow, Russia)
La citazione, che ho recuperato on line, è contenuta nel Testamento di Pavel Florenskij, in "Non dimenticatemi" (Dal gulag staliniano le lettere alla moglie e ai figli del grande matematico, filosofo e sacerdote russo (1933-1937), a cura di N. Valentini e L. Žák, trad. it di G. Guaita e L. Charitonov, Mondadori, Milano 2000).
RispondiEliminaAnche le righe che la precedono meritano di essere citate, anzi, imparate a memoria!
"Amati figlioletti miei [...] eccovi una cosa che non posso non scrivere: abituatevi, educate voi stessi a fare tutto ciò che fate perfettamente, con cure e precisione; che il vostro agire non abbia nulla di impreciso, non fate niente senza provarvi gusto, in modo grossolano... Chi agisce con approssimazione, si abitua anche a parlare con approssimazione e il parlare grossolano, impreciso e sciatto coinvolge in questa indeterminatezza anche il pensiero. Cari figlioletti miei, non permettete a voi stessi di pensare in maniera grossolana. Il pensiero è un dono di Dio ed esige che si abbia cura di sé. Essere precisi e chiari nei propri pensieri è il pegno della libertà spirituale e della gioia del pensiero" (pp. 24-25).
...Non fate niente senza provarvi gusto....